Raggiungere il traguardo di zero emissioni nette richiamo uno sforzo collettivo e dalle conseguenze interconnesse, dall’agricoltura fino agli investitori
Con conseguenze differenti per ogni singolo paese, ma lo vediamo tutti, gli effetti del cambiamento climatico incombono: incendi in California come nel sud Italia, alluvioni in Germania e siccità record in USA.
Ciclicamente ci sono state variazioni climatiche estreme ma questa volta è l’uomo il principale responsabile, con disboscamenti, incuria nel riciclo e ritardo nell’abbandonare combustibili fossili, a favore di fonti più pulite e rinnovabili.
Oggi emettiamo circa 50 miliardi di tonnellate di CO2 l’anno, il 40% in più rispetto il 1990, e il contenimento a 1.5 gradi di aumento delle temperature medie rispetto epoca pre-industriale, come da accordi di Parigi risulta essere un obbiettivo sempre più complicato.
Questi sforzi non riguardano l’energia soltanto, per agire serve lo sforzo di tutti, governi, cittadini, anche gli investitori.
Una nuova strategia per l’energia, tre aspetti
Tre quarti delle emissioni di gas serra provengono dal settore energetico che sono in crescita per via dei paesi in via di sviluppo, servono degli accorgimenti per ridurre l’impatto del settore energetico.
Le strategia possibili sono tre: aumentare la produzione di energia pulita e la presenza dell’elettrico, migliorare l’efficienza energetica, compensare le emissioni irriducibili.
Pensiamo ad esempio che l’aumentata siccità porta ulteriori costi ed inefficienze energetiche, per esempio l’aumentata siccità rende più volatile l’acqua stoccata per l’idroelettrico, diminuendone la produzione e trasferendo i maggiori costi sulla produzioni di beni e servizi, lo stesso per i prodotti agricoli, l’acqua diventata scarsa fa aumentare i costi di produzione e si produce meno.
Un fenomeno poco considerato poi è la questione degli incendi ed aree a rischio, se cioè un immobile assicurato viene colpito da incendio può in parte rivalersi sull’assicurazione, ma se il moltiplicarsi di questi eventi evidenzia delle aree a rischio, le compagnie potrebbero negare l’assicurazione e potrebbe calare il valore degli stessi, ulteriore prova della interrelazione rispetto a questo problema di tutti.
Guidare il cambiamento, il ruolo degli investitori e professionisti
L’impatto dei cambiamenti climatici non interessa solo i mutamenti del pianeta e le nostre abitudini, ma anche il mondo degli investimenti, nel quali i rischi si fanno sempre più concreti a cominciare da pressioni normative in continua evoluzione, il ricambio “generazionale” delle tecnologie, industria 4.0 in primis, comportamenti dei consumatori più consapevoli ed in evoluzione.
Professionisti e Investitori non devo lasciarsi trasportare e inseguire questo cambiamento ma con consapevolezza e idee, pianificazione possono e devono guidarlo.
Ci vuole capacità di anali dell’investimento, per un impatto positivo concreto, ma anche un cambio della cultura e mentalità precedente, affinata per affrontare la nuova transizione in atto.
Pianificare è importate anche per anticipare le opportunità, per investitori e imprenditori è fondamentale conoscere e riconoscere tali opportunità:
ad esempio il passaggio a un economia e produzione energetica a basse emissioni oggi ha un impatto molto più basso sul PIL, in termini di costi, a fronti di benefici in continua crescita.
Questo anche perché in molti paesi i costi di queste infrastrutture e la produzione incomincia a risultare molto efficiente, pensiamo all’eolico e al solare soprattutto in paesi ricchi di queste risorse naturali (come l’Italia).
Pensiamo anche alle tecnologia di recupero e sicurezza idrica alimentare ed energetica con cui è possibile depurare recuperare e ridurre gli sprechi soprattutto dove c’è maggior carenza.
Questo ci porta ad una ulteriore considerazione a fronte degli investimenti, le differenze geografiche sono consistenti. Paesi come Sudafrica Brasile e Russia potrebbero subire maggiormente la transizione mentre i paesi europei possono fronteggiarla con una base più preparata.
La comprensione di tali cambiamenti e il riconoscimento di opportunità insite in questa transizione, non priva di rischi da imparare a gestire, connesse ai mercati finanziari, possono influenzare investitori, imprenditori, professionisti e cittadini nell’agire e guidare e anticipare questa transizione al meglio dei sui risultati possibili. (fonte qui)