Obbiettivi ed idea imprenditoriale
Ogni business deve avere la propria direzione, ben definita: che si tratti di business aziendali o di business professionali poco importa. È fondamentale che gli obbiettivi da perseguire ed il modo in cui essi siano perseguiti siano chiari, riferibili e condivisi. Nella sfera lavorativa, questi due canoni sono identificati con due termini precisi: Vision e Mission. Prese in prestito dalla lingua inglese, esse sono intese rispettivamente come “l’idea dell’imprenditore” – il suo sogno, ciò che l’azienda vuole diventare in prospettiva futura – e la sua “dichiarazione di intenti” – cioè in che modo devono essere realizzati gli obiettivi giorno per giorno -; in altre parole sono le modalità con cui si declinano strategia e tattica. Esse vanno intese come due facce della stessa medaglia. Per poter realizzare la vision è necessario procedere per progetti, che di volta in volta si strutturano attraverso una mission mediante obiettivi: chiari, possibili, identificabili, misurabili, raggiungibili e controllabili. La visione imprenditoriale è spesso individuale, deriva cioè dall’esperienza e dalla vita della persona che la fa propria. Talvolta è innata, ma deve essere mediata e sviluppata nel tempo, grazie alla conoscenza e allo sviluppo delle relazioni in ambienti lavorativi e formativi che favoriscano l’apprendimento e il networking.
Mission e Vision per il libero professionista
Come deve operare allora il professional? Pur non essendoci delle linee guida ben definite, è possibile provare a costruire la propria mission e vision rispondendo a determinate domande che possano orientarci verso la loro definizione. Il lavoratore autonomo non risponde ad una sovrastruttura: se questo permette più flessibilità nel poter scegliere cosa comunicare ed in che modo, dall’altro implica una ricaduta più forte in caso di informazioni poco chiare, fallaci o non corrispondenti al vero.ì
È dunque fondamentale declinare attraverso alcune domande i contorni della propria Vision, per comprendere:
- Qual è ambito in cui si opera
- Quali sono gli obbiettivi ai quali si punta, che devono essere reali e raggiungibili
- Quali valori si portano in campo
- Quale sia il possibile sviluppo futuro delle proprie attività.
Ovviamente, occorre definire anche la Mission, per attestare:
- Quale è il motivo per cui si è sul mercato
- A chi si rivolgono i propri Servizi
- Quali sono i tratti distintivi per cui essere scelti
- Quale è il “taglio” che si vuole dare al proprio modo di lavorare
Acquisire una nuova mentalità
Oltre alla comprensione di questi aspetti, un libero professionista deve anche tenere conto della propria padronanza personale. Se è vero che la definizione degli obbiettivi di business è il core della nostra attività lavorativa, è anche vero che senza compiere il giusto shift mentale verso un nuovo modello di lavoro le nostre attività potrebbero risentirne. È nel cambiare mentalità che il professionista si mette in gioco. Bisogna innanzitutto comprendere quali siano le competenze che si portano in campo, così come i principali ostacoli – personali e non – che ognuno di noi deve superare per migliorarsi continuamente. Evolvere i nostri comportamenti disfunzionali e trasformarli in un valore aggiunto per il mercato è un buon metodo di miglioramento. Il cambio di mentalità è fondamentale sotto moltissimi aspetti diversi, tra cui anche le logiche con cui costruiamo un’offerta, ne rimoduliamo un’altra o ascoltiamo un cliente. Attraverso la costruzione di una sovrastruttura più ampia che possa permetterci di tenere sotto controllo i molteplici aspetti della vita lavorativa il rischio di incorrere in errori viene minimizzato.
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