Un tempo uguale per tutti
La gestione ottimale del tempo è, in qualsiasi occupazione, una componente fondamentale per il successo della propria attività lavorativa. Che si lavori in azienda o da soli, la giornata è composta da 24 ore per chiunque: ma se per alcuni i limiti temporali sono definiti e ben precisi, per altri invece possono essere labili. Sicuramente, la figura del libero professionista è quella che ha una gestione del da governare con particolare attenzione: la libertà dai vincoli di dipendenza può portare dei benefici, ma indubbiamente anche dei maggiori rischi, in quanto l’impegno lavorativo non è circoscritto alle canoniche ore di ufficio. Un professionista è come un’azienda sempre aperta: dai suoi contratti dipende la sua vita, e questo vuol dire che in un momento di necessità (quando ad esempio un cliente pone una richiesta ad orari improbabili) quasi sempre non ci si può tirare indietro. La gestione del tempo dunque diventa vitale per riuscire a gestire correttamente tutta la propria capacità lavorativa senza perdere occasioni importanti
Quattro consigli per gestire il tuo tempo
È fondamentale comprendere quale sia la migliore organizzazione per il proprio tempo: essa sarà differente da persona a persona, in quanto tempi e metodi cambiano a seconda del flusso di lavoro. Esistono però delle “regole auree” che possono permetterci di fare chiarezza nel governo delle attività professionali.
- Non farsi distrarre da altro: per quanto possa sembrare banale, il primo dei problemi da affrontare è rappresentato dalle distrazioni esterne. Controllare ogni minuto la posta e passare il tempo libero sui social ad esempio sono azioni che non ci permettono di avere un corretto flusso di lavoro su cui ci stiamo impegnando.
- Stabilire degli obbiettivi giornalieri: ovviamente, sapere quali sia il punto finale delle nostre giornate contribuisce enormemente a spingerci a dare il massimo. Anche se la vita del professionista si basa anche su progetti a lungo termine, darsi un obbiettivo tangibile a fine giornata (ho contatto un numero predefinito di clienti, ho inviato un numero preciso di mail ecc.) aiuta a mantenere equilibrio ed ottimismo
- Preparare delle tabelle di marcia: non si può correre senza prima camminare! Bisogna usare schemi che possano aiutarci a controllare lo stato di avanzamento dei lavori. I diagrammi di GANTT ad esempio sono un’ottima soluzione al problema, in quanto capaci di cogliere le dinamicità e i cambiamenti nei programmi di lavoro
- Restare operativi anche in viaggio: anche se non è sempre facile, ottimizzare i tempi morti è una delle qualità del libero professionista: quando ci si sposta su un treno, quando si è in macchina o comunque ci si sta muovendo, bisogna rimanere raggiungibili. Non esserlo potrebbe significare perdere clienti preziosi.
Dai professionisti ai professionisti, un corso su misura
Bisogna considerare però che il lavoratore autonomo non è obbligato a lavorare da solo: delegare alcuni aspetti dei propri progetti è la chiave per riuscire a giocare su playfields diversi senza perdere efficacia comunicativa. Conoscere il limite delle proprie competenze è la maniera migliore non solo per non cadere in errore, ma anche per imparare fino a dove ci si può spingere con il proprio know-how. Per questo Federprofessional ha creato una seria di webinar mirati ad ampliare le conoscenze dei suoi partecipanti: dal personal branding all’organizzazione del tempo, i nostri corsi forniscono al professionista di domani (ma anche a quello che vuole migliorare le proprie performance) competenze per poter cavalcare l’onda del cambiamento che sta montando. Grazie ad una formazione capillare, precisa e con cadenza regolare, i nostri Relatori condivideranno la loro riconosciuta esperienza con chi vorrà scoprire cosa riserva il futuro a tutti i liberi professionisti. Scopri la serie di corsi “Diventare Libero Professionista di Qualità”, iscriviti subito!
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